Spaghetti al pomodoro e cipolla
L'italianità nel mondo è espressa anche tramite la pasta, quella che solo noi sappiamo cucinare e che in Italia per è dogmaticamente più buona! Perché si dice sempre che il sushi in Giappone è più buono, il salmone in Scozia è più buono, e in Italia la pasta è la vera pasta. "Sarà l'acqua?" Poco importa, quando si parla di italianità la pasta è, assieme alla pizza, il luogo comune che ci salta subito in mente. Gli spaghetti poi, la mia pasta preferita, lunga e al dente, pronta ad essere arrotolata con la forchetta. Lo sapevate che i tedeschi la arrotolano sul cucchiaio? E in Asia si raccolgono con le bacchette? Di soia, di soba, all'uovo o alla chitarra, gli spaghetti rimangono quel primo che quando ti prende la voglia è insaziabile.
Quando ero al liceo mi prendevano delle voglie pazzesche di spaghetti al tonno e pomodoro, così saltavo lo Scalogno do Romagna in padella e poi aggiungevo il tonno. Solo quando quest'ultimo si scioglieva con il calore aggiungevo la passata di pomodoro. Impiattati e fumanti non poteva mancare MAI una grattata di peperoncino.
In questi anni ripropongo spesso una versione di spaghetti con il pesto di basilico e i pomodorini. Un primo fresco e di stagione, spesso sottovalutato. Quando i miei zii di ritorno dalla Calabria mi hanno portato una treccia di cipolle rosse di Tropea, ho ben pensato di aggiungerne una al mio primo italiano!
Ingredienti
Spaghetti di grano duro n°5 Barilla
5 pomodorini Perino (oppure i Datterini)
1 cipolla di Tropea
Un pugno di foglie di basilico
Olio evo, sale e pepe q.b.
Procedimento
1. Utilizzando un tritatutto realizza un pesto di basilico con le foglie e un filo d'olio.
2. Fai bollire abbondante acqua in una pentola dalle sponde alte, poi versa la pasta e cuoci per 8 minuti. Un minuto in meno rispetto al tempo di cottura indicato sulla confezione, perché poi gli spaghetti li salteremo in padella.
3. Mentre l'acqua bolle e pasta cuoce, taglia a metà e poi a fettine di 4 mm circa la cipolla di Tropea. Lava accuratamente i pomodorini e tagliali in quattro spicchi e alcuni piccoli solo a metà. Versa la cipolla in una padella antiaderente con un filo di olio e lasciala caramellare appena. Poi aggiungi i pomodorini e una grattata di sale rosa.
4. Scola la pasta e rimettila nella pentola a fuoco spento, aggiungendo il pesto di basilico e gira bene, poi aggiungi gli spaghetti al condimento a base di pomodorini e cipolla di Tropea e saltali a fiamma viva.
5. Sporziona e aggiungi una grattatina di pepe.
Filo ed io adoriamo la cipolla. Ci ha legato profondamente fin dalla prima cena. Io, dal mio canto, avevo trovato la prova del nove per eliminare fin dalla prima uscita coloro che non avrebbero condiviso con me questa bontà gastronomica. Che poi si sa, i suoi benefici sono ben più importanti del sapore che lascia in bocca, degustibus.
E così la nostra prima cena ha visto la cipolla nella portata principale: dei cappelletti di ricotta con pomodorini e cipolla.
Filippo la adora cotta al forno, quella bianca, che gli preparo con una spolveratina di pan grattato. Fra le mie grazie in assoluto quella di Tropea, da buongustaia, che metto bene o male in qualsiasi ricetta. come nell'insalata greca, nei sughi, nelle frittate, con i pomodori o semplicemente lasciata appassire in padella.